Da qualche tempo ho arricchito la mia strumentazione di guida passando dal classico monitor al visore VR. Ho approfittato delle offerte varie dello scorso Black Friday per portarmi a casa un bel Oculus Rift S.
Devo confessare di aver fatto un’ottima scelta, nonostante fossi parecchio titubante prima dell’acquisto.
A parte i vari wow delle demo appena installate per il primo utilizzo, inevitabile il confronto in pista. D’altra parte l’ho preso principalmente per correre.
Premetto che non mi butterò in nessun discorso riguardante impostazioni grafiche, frame rate ecc., il poco tempo a disposizione mi ha impedito di smanettare come mi sarebbe piaciuto in queste cose. Non escludo che non accada prima o poi, ma per ora devo essere sincero, non ne ho sentito la necessità impellente, sono forse uno dei pochi casi fortunati in cui tutto ha funzionato alla perfezione sin dal primo utilizzo.
Ho testato e utilizzato il RiftS sui 3 sim di riferimento, ossia rFactor2, iRacing e Assetto Corsa.
Andiamo subito alle prime parole che mi vengono in mente pensando al primo impatto.
NAUSEA
Non nascondo che ne ho avuta. Stentavo a crederci sentendo commenti qua e la di chi lo ha utilizzato le prime volte. Io in realtà un po me la sono cercata. Spiego meglio. Due giorni dopo l’aquisto, e quindi dopo pochi test principalmente statici su tutti i sim citati, mi sale la scimmia di fare una gara su iracing per testarlo. Mai fatto sessioni più lunghe di una decina di minuti prima, e di colpo mi trovo a fare mezz’ora di gara. Non essendo preparato a guidare in gara, non avevo grandi prestazioni. Mi son trovato tutta la gara a fare bagare nelle retrovie, e come primo utilizzo di un visore VR guidare con la testa piegata costantemente per vedere dove si trovano gli altri non è il massimo. Ogni frenata istintivamente spingevo con corpo e collo per contrastare una forza G che vedevo ma che però non percepivo fisicamente, essendo ovviamente immobile. Questo genera nausea. Ma per fortuna ho potuto constatare che dura poco. Dopo un paio di giorni di abitudine non ne ho avuta più.
IMMERSIONE
Direi totale. Nessun effetto zanzariera di cui sentivo tanto parlare, nessuna menata relativa a cali di frame improvvisi che riportavano tutto alla cruda realtà di una tecnologia considerata ancora acerba. Forse sarà ancora acerba, ma si sta muovendo in fretta e devo dire che più volte ho mosso la mano per muovere qualche levetta sul cruscotto, tanto ero immerso nell’ambiente. Mi è capitato di vedere anche qualche replay di gara osservando in prima persona la prospettiva di altri piloti, e devo dire che in caso di incidente un paio di volte ho scostato la testa come a voler evitare qualche ostacolo.
COMFORT
Ho sentito molti lamentarsi dello spazio dedicato al naso non perfetto, o poco pratico e tale da far appannare le lenti. Ho letto anche che sulla versione S questo problema era stato ampiamente risolto. Non so come fossero le versioni precedenti ma sulla S confermo di non aver avuto nessuno di questi problemi. Visore sempre saldo in testa, lenti sempre pulite anche quando dopo mezz’ora di gara i sudori iniziano a colare. Forse un po di calore eccessivo alla fronte, ma più che per il visore in se (che tra l’altro non scalda nulla) è la spugna troppo spessa che copre tutta la fronte. Ma d’altra parte assorbe bene i sudori, e poi su amazon a pochi euro si trovano decine di maschere di ricambio, facile quindi trovarne una di ricambio se si decidesse di cambiare. Per ora non ne sento necessità, chissà d’estate però….
In conclusione, sono soddisfatto della scelta, a volte mi capita di chiedermi come avessi fatto prima senza VR. E pensare che quando ho iniziato a correre in commercio c’erano solo monitor 4/3. Gran bel salto.
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